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Battaglia sulla cava di Asei L’ultima parola spetta al Tar
Battaglia sulla cava di Asei
L’ultima parola spetta al Tar
Cittadini e amministratori contro l’avvio di una nuova attività estrattiva
Matteo Pria - 30/03/2016 - Sostegno
A Sostegno prosegue la battaglia tra la ditta che vuole aprire la cava ad Asei e i cittadini. In ballo c’è un ricorso al Tar che deve ancora esprimersi. Tutto ruota attorno alla concessione che l'azienda ha già ottenuto dal Suap (Sportello unico attività produttive), ma secondo i
ricorrenti servirebbe anche il decreto di Via (valutazione impatto ambientale), che non era previsto dalla legge quando il progetto è stato presentato in quanto si tratterebbe di una piccola cava di estrazione, di circa 20 mila metri quadrati. Inoltre nel ricorso si punta sull’«antieconomicità dell’attività» che, di fatto, darebbe lavoro appena a 4 o 5 operai.
Sono i cittadini di Asei quelli più coinvolti per vicinanza alle eventuali noie provocate dall'attività estrattiva, tra rumore, polveri e traffico di automezzi.
Il ricorso al Tar è soltanto l’ultima carta. Un gruppo di residenti ha promosso una petizione, poi inviata al Prefetto e agli enti coinvolti nella concessione. I cittadini dicono di non essere mai stati informati di quanto stava accadendo.
(più particolari nell’edizione di Biella in edicola oggi)